Gerrit Thomas Rietveld

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Nella storia dell’arte e del design moderno ci sono grandi artisti che sono partiti dallo studio dell’architettura per sviluppare il loro stile personale, mentre altri sono partiti dalla pratica del lavoro sul campo per giungere a teorizzare il loro stile e fra questi ultimi si può sicuramente annoverare Gerrit Thomas Rietveld.
 
Infatti Gerrit Thomas Rietveld (nato a Utrecht, in Olanda, nel 1888) non seguì il classico percorso formativo degli architetti e designer dell’epoca: invece di dedicarsi agli studi, a 11 anni entrò nella bottega da falegname del padre, dove imparò il mestiere e a rapportarsi con la materia prima, e tutto questo influenzò in maniera marcata la sua opera successiva.
 
Per Gerrit Thomas Rietveld l’esperienza come falegname (e quella, svolta per un breve periodo, di disegnatore di gioielli) fu importante perché gli diede la confidenza con la materia prima necessaria alle diverse costruzioni: e per Gerrit Thomas Rietveld l’uso attento dei diversi materiali, compreso il combinarli tra loro in abbinamenti particolari, sarà una importante caratteristica, un vero e proprio marchio di fabbrica.
 
Gerrit Thomas Rietveld si dedicò allo studio dell’architettura solo dal 1911, sotto la guida dell’architetto Klaarhamer: da quel momento, con la conoscenza della teoria e dei diversi movimenti artistici che erano in voga in quel periodo in Europa e negli Stati Uniti, l’opera di Gerrit Thomas Rietveld prese una svolta essenziale.
 
Gerrit Thomas Rietveld fu influenzato in particolare dal Neoplasticismo, di cui divenne uno dei massimi esponenti: tale scuola artistica, che aveva i suoi fondamenti nei concetti di geometria, astrattismo ed essenzialità, influenzerà tutta la produzione del designer olandese, dall’architettura allo sviluppo di mobili.
 
L’influenza del Neoplasticismo si osserva soprattutto nella produzione di mobili di Gerrit Thomas Rietveld: infatti sia la sedia rossa e blu (sviluppata prima dell’incontro con il Neoplasticismo, ma che ne riprende perfettamente i dettami) sia la sedia zig zag, che il tavolino red and blue, sono creati per rispondere alle direttive di geometria, astrattismo ed essenzialità, riuscendo, grazie proprio a queste caratteristiche, a diventare dei classici della produzione di Gerrit Thomas Rietveld e di tutto il design moderno.
 
Ma anche la produzione architettonica di Gerrit Thomas Rietveld, fra cui va ricordata la casa Schodrer a Utrecht; è influenzata da questo stile, con la classica forma a cubo e i muri interni mobili, per consentire sempre diverse soluzioni geometriche.
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